La Supercoppa Italiana se la porta a casa l’Inter dopo 120 minuti intensi ed equilibrati, piegando la Juventus per 2-1 e con la rete di Sanchez all’ultima azione del match. Fanno festa i nerazzurri sul terreno di gioco del Meazza, mentre tanta delusione per i bianconeri che hanno comunque offerto un’ottima prestazione nonostante le diverse assenze. Si tratta del primo trofeo per Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter, mentre per i nerazzurri è il sesto titolo in Supercoppa della propria storia.
CRONACA INTER-JUVENTUS – Partendo dalle formazioni ufficiali, Simone Inzaghi schiera l’Inter col solito 3-5-2: davanti ad Handanovic ci sono Skriniar, De Vrij e Bastoni, con Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Perisic a comporre il quintetto di centrocampo. In avanti torna Dzeko dal 1′ a far coppia con Lautaro. Dall’altra parte Massimiliano Allegri riparte dal 4-4-2 con De Sciglio, Rugani, Chiellini e Alex Sandro davanti a Perin. In mediana ci sono Bernardeschi, McKennie, Locatelli e Rabiot, con Kulusevski ad appoggiare il riferimento offensivo Morata.
Primo tempo, 1-1 al Meazza
Prima frazione giocata ad altissima intensità e con l’Inter a partire forte. I nerazzurri creano subito almeno un paio di ottime chance, ma prima De Vrij e poi Lautaro non sono cattivi sotto porta. E all’11’ arriva anche un episodio contestato: Barella viene fermato in area da Chiellini, con le vibranti proteste da parte del centrocampista dell’Inter che voleva il calcio di rigore e anche quelle ancora più forti di Simone Inzaghi. Ma l’arbitro Doveri e Mazzoleni al VAR lasciano correre non ravvisando fallo. La Juventus supera indenne la sfuriata iniziale interista e riesce a sviluppare alcune buone trame di gioco.
Sino al 25′ quando arriva anche la rete dello 0-1: azione si sviluppa sulla corsia mancina, Morata si gira e mette in mezzo un cross, la sporcatura di Skriniar permette a McKennie in elevazione aerea, dimenticato da De Vrij, di mandare alle spalle di Handanovic. L’Inter ci mette qualche minuto a riorganizzarsi, ma pian piano riprende in mano il gioco. E al 34′, questa volta sì, arriva il calcio di rigore con De Sciglio che aggancia Dzeko in area. Grave ingenuità del difensore bianconero che costa il pari ai suoi, dato che Lautaro Martinez spiazza Perin e fa 1-1 al 35′. All’intervallo si va dunque sul punteggio di 1-1.
Secondo tempo, il risultato non si sblocca
La ripresa si apre senza cambi e con una Juventus molto pericolosa al 48′: traversone di Rabiot basso per Bernadeschi che calcia con il mancino di prima intenzione non trovando di poco lo specchio della porta. Comunque l’Inter non si fa attendere nella risposta e al 59′ sfiora il vantaggio: traversone dalla trequarti di Calhanoglu per il colpo di testa di Dumfries che viene respinto con la mano mancina da Perin, aiutandosi con l’appoggio del palo. I ritmi col passare dei minuti calano inevitabilmente e così arrivano anche le prime sostituzioni.

Infatti al 74′ arriva il momento di Dybala nella Juventus, prendendo il posto di Kulusevski. Dall’altra parte pochi secondi dopo Inzaghi cambia il proprio attacco, inserendo Sanchez per Lautaro e Correa per Dzeko. Il risultato resta in totale equilibrio e con due squadre sempre più stanche. Così ci sono altri nuovi ingressi, con Arthur per Bernardeschi e Kean per Morata nella Juventus, mentre nell’Inter dentro Darmian per Dumfries e Vidal per Barella. Finisce 1-1 e dunque Supercoppa che prosegue il suo viaggio ai tempi supplementari.
Tempi Supplementari, decide Sanchez
Allegri manda subito in campo Bentancur per Locatelli, ma la grande chance per andare in vantaggio è per l’Inter al 96′: calcio d’angolo di Calhanoglu e Sanchez di testa mette di un soffio a lato. Non succede praticamente altro, ma quando sembra tutto scritto per i rigori e Bonucci a bordo campo pronto ad entrare, l’Inter trova la rete del 2-1 al 120′: Alex Sandro dopo il traversone di Dimarco appoggia la sfera per Chiellini, Darmian anticipa il capitano bianconero e poi arriva Sanchez che tutto solo davanti a Perin non sbaglia. E’ festa nerazzurra al Meazza, Juventus beffata sulla sirena di fine match.