Novembre 30, 2023
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Arsenal, Torreira: “Credevo di restare in Serie A, poi mi ha chiamato Emery…”

Lucas Torreira è diventato quasi subito l’idolo dei tifosi dell’Arsenal. Il “piccolo” centrocampista uruguaiano si è guadagnato in fretta i favori del pubblico Gunners, giocando con qualità e quantità, così come faceva in Serie A con la maglia della Sampdoria. Ma il numero 11 dell’Arsenal sta crescendo mese dopo mese, diventando il perno fondamentale sia nel suo club che nella Nazionale “celeste” di Oscar Wasghington Tabarez. In più Torreira ha anche preso gusto col gol, segnando due fondamentali reti contro Tottenham prima, nel sentitissimo North London Derby, e Huddersfield con una spettacolare rovesciata.

Torreira, il Pac-Man dell’Arsenal

E Lucas Torreira ha conquistato tutti. Morde e segna, per questo motivo è stato ribattezzato Pacman, come il popolare videogame anni ’80. In tutta Europa ne parlano, anche in Germania con SportBild che ha stilato online la classifica dei 15 migliori acquisti dell’ultima sessione estiva nei cinque principali campionati europei. Tra questi ovviamente anche Torreira, trasferitosi in estata dalla Sampdoria all’Arsenal per 30 milioni di euro. I tifosi dell’Arsenal sono pazzi del classe 1996. Dopo la rete in rovesciata all’Huddersfield, in molti hanno esaltato Torreira definendolo senza alcun dubbio “the signing of the season”, l’acquisto dell’anno.

Proprio Torreira ha raccontato al portale ArsenalMedia i giorni del suo passaggio all’Arsenal e ha rivelato come questo si è materializzato. “Alla fine della mia ultima stagione alla Sampdoria c’erano molte squadre di cui si parlava – ha spiegato – Non avrei mai immaginato di venire qui in Inghilterra, perché si parlava principalmente di club italiani.

Torreira e il trasferimento all’Arsenal

Prima di partire per la Coppa del Mondo, ho ricevuto una chiamata da Emery, che è stata una grande sorpresa per me. Sapevo di essermi guadagnato il riconoscimento per tutto il mio duro lavoro e per quello che avevo fatto alla Samp. Quella telefonata mi ha reso un uomo felice”.

Un Torreira che ha detto subito sì all’Arsenal, per avere la mente sgombra durante il Mondiale di Russia vissuto da protagonista con l’Uruguay: “Sì, mi ha dato l’opportunità anche di rilassarmi, perché mi ha permesso di concentrare tutta la mia attenzione sulla nazionale e sulla Coppa del Mondo. Sono davvero orgoglioso di far parte di una squadra così importante”. E anche la barriera della lingua è stata superata, visto che Emery e il suo staff sono spagnoli:

“Non è stato facile: c’è la questione del linguaggio che crea il problema della comunicazione. Sono fortunato perché l’allenatore è spagnolo e lo staff tecnico lo parla, quindi questo mi rende le cose più facili perché mi spiegano le cose in spagnolo. Non è stato facile neppure adattarsi al calcio qui: l’intensità, il tempo e la qualità delle partite. Alla Sampdoria ero abituato a giocare in Serie A e in Coppa Italia, mentre ora sono coinvolto in quattro competizioni”.

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