Il coronavirus non fa sconti nemmeno al tennis e, dopo il rinvio a settembre del Roland Garros a Parigi, ha provocato anche la cancellazione dell’edizione 2020 di Wimbledon. Così, dopo che i rumors si erano diffusi nei giorni scorsi, adesso è arrivata anche l’ufficialità. Anche lo storico torneo di Wimbledon finisce per cadere davanti all’emergenza coronavirus. A differenza del Roland Garros poi, è stata esclusa la possibilità di riprogrammare Wimbledon in altra data, visto il ‘rapporto’ troppo pericolosa dell’erba con clima, temperatura e umidità.
Il comunicato ufficiale
L’annuncio è arrivato tramite i canali ufficiali usati dagli organizzatori di Wimbledon, decretando l’annullamento del torneo che si sarebbe dovuto giocare dal 29 giugno al 12 luglio 2020:
“È con grande rammarico che il consiglio principale dell’All England Club e il comitato di gestione dei campionati abbiano deciso oggi che i campionati 2020 saranno annullati a causa di problemi di salute pubblica legati all’epidemia di coronavirus. I 134th Championships saranno invece messi in scena dal 28 giugno all’11 luglio 2021”, così in una nota gli organizzatori del più celebre torneo di tennis. Anche passato la cancellazione di Wimbledon si è resa necessaria, ma soltanto in concomitanza con la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, fra il ’15 e il ’18 e fra il ’40 e il ’45.
Le parole di Berrettini

Nelle ore scorse era stato Matteo Berrettini, numero otto del ranking mondiale ATP, a commentare una situazione, anche per questo sport, stravolta dal coronavirus: “Bisogna pensare alla salute e cercare di fermare questo virus. Dobbiamo aspettare e fare un passo indietro, ricalibrando le paure che abbiamo ogni giorno. Non potrò più avere paura di scendere dal numero 8 del mondo, ho molta più paura del virus.
Wimbledon e Roma cancellati? È strano e pazzesco. È ovvio che la vita degli sportivi ruota intorno a questi grandi eventi, però credo che siano cose minori rispetto a quello che sta succedendo in questo momento. È vero che lo sport per me è una priorità, però bisogna dare priorità ad altre cose. Ci sono tantissime persone senza lavoro, tantissime cose che non stanno funzionano. Lo sport può tranquillamente aspettare un pochino. Mi ha fatto molto più effetto la cancellazione di Roma che di Wimbledon, perché il cuore mi porta a Roma. Una cancellazione dietro l’altra, credo che si andrà avanti così per un po’. Dobbiamo avere pazienza come la stanno avendo tutti“.