Parte un nuovo ciclo in casa Hellas Verona. Dopo l’addio di Igor Tudor, che ripartirà dalla Francia, sedendosi sulla panchina del Marsiglia, i gialloblu hanno deciso di affidarsi alla guida tecnica di Gabriele Cioffi. Non sarà semplice per l’ex Udinese confermare quanto di buono fatto l’anno scorso dal club di Setti, che ha chiuso al nono posto in classifica con 53 punti.

Verona, conferenza stampa di Cioffi

Il Verona ha presentato il suo nuovo allenatore in conferenza stampa, con il tecnico che ha parlato degli obiettivi sul campo e sul mercato. Queste le parole rilasciate da Gabriele Cioffi:

L’obiettivo: “L’obiettivo è la salvezza. Ho scelto Verona perché è una piazza vera. La sfida vera per me è cercare di eguagliare tutto quanto di buono fatto nelle gestioni Juric e Tudor. Sono stato fortemente voluto e ad aggiungersi a questo è la sfida. Ci sarà continuità perché in fondo ciò che ha fatto Tudor è dare continuità al lavoro di Juric, ma con le sue idee. La stessa cosa che farò io. Verona insegna che ha un DNA latente, che è stato tirato fuori da Juric, da Bagnoli, da Mandorlini, da Prandelli. E’ una piazza che è morbosa con la squadra, che vuole vederla lavorare. Quando ci ho giocato da avversario con il Mantova mi sono sentito soffocare in campo, si entra in un’arena”.

Quanto inciderà il Mondiale: “Inciderà quanto noi le permetteremo di incidere. Abbiamo avuto tutto il tempo di programmare. Credo che incidirà più per le grandi che avranno 10-12 nazionali a testa. Per noi invece si tratta di gestire il pre-campionato e di correggere il tiro nella sosta per il Mondiale. Sarà un campionato atipico, cerchiamo di renderlo atipico in maniera positiva”.

Le mosse sul mercato

Il tecnico del Verona ha parlato anche di mercato:

L’arrivo di attaccanti fisici: “Il mercato ha portato a fare determinati acquisti. Essere grande e grosso non vuol dire essere fisici, altrimenti si va a giocare a rugby. Quelli che sono arrivati compensano ciò che mancava prima, ossia una punta di peso che dia respiro alla squadra. Le caratteristiche della squadra resteranno le stesse: lettura dello spazio e attacco dello spazio”.

L’addio di Cancellieri: “Mi piaceva molto, ha grande fisicità e sa attaccare lo spazio. Ha espresso poco. Il mercato ha portato a questa scelta, verrà un Cancellieri 2, non so come si chiamerà ma farà altrettanto bene”.

Portare qualcuno dell’Udinese: “Sì, perché mi metterebbe in una comfort zone. E no, perché i valori che trovo qui sono altrettanto importanti”.

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