Il big match della 27esima giornata era quello che si giocava all’Olimpico di Roma nel posticipo tra Lazio e Napoli, importantissimo in chiave vertice della classifica. Alla fine i partenopei si sono imposti per 2-1 con la rete decisiva giunta al minuto 94. Succede tutto nel secondo tempo: vantaggio ospite al 62′ con Insigne e pareggio biancoceleste con Pedro al minuto 88, prima della stoccata vincente di Fabian Ruiz al 94′. Con questo fondamentale successo, la squadra di Spalletti balza al comando della classifica con 57 punti, gli stessi del Milan e a più due sull’Inter (che ha però sempre un match da recuperare).

Primo tempo, meglio la Lazio

La prima frazione dell’Olimpico vede la Lazio giocare meglio e creare le migliori occasioni. Le prime due arrivano nei primi minuti, a cominciare da quella al 6′: azione corale che trova sfogo sulla destra, Felipe Anderson serve in area di rigore Luis Alberto che calcia di piatto a botta sicura ma la sfera esce di un soffio a lato del palo. Poco dopo ancora brivido per Ospina: palleggio sontuoso di Luis Alberto al limite che imbuca per Immobile che ci prova in spaccata con la sfera nuovamente fuori. Il centravanti biancoceleste si rende ancora minaccioso al 21′, ma il suo destro a giro termina di poco alto con Ospina fermo.

Il Napoli è spesso in difficoltà, ma finalmente al 24′ dà traccia di se: azione al limite con Fabian che tocca per Zielinski, destro di prima intenzione ma Strakosha in tuffo respinge e salva i suoi. Nel finale di primo tempo i ritmi si abbassano con un Napoli intento più a ragionare che affondare. Ma è ancora della Lazio la chance per andare in vantaggio al minuto 41: slalom di Milinkovic-Savic in area di rigore del Napoli, dopo il suggerimento di Immobile, poi il serbo ci prova col mancino in diagonale trovando però la pronta parata di Ospina sul primo palo. All’intervallo è 0-0.

Milinkovic-Koulibaly, Lazio-Napoli

Secondo tempo, decide Fabian Ruiz al 94′

Il secondo tempo si apre senza cambi e una Lazio ancora pericolosa al 52′ con un destro di Felipe Anderson dal imite che Ospina respinge a fatica. Al 57′ Spalletti opera la prima sostituzione, inserendo Elmas per Zielinski. Ma per sbloccare il risultato serve un errore, quello che la Lazio commette al 62′: pallone perso in uscita dai biancocelesti con Patric che centra Politano, la sfera poi arriva a Insigne, dopo il suggerimento di Elmas, e con il destro dal limite il capitano azzurro batte Strakosha. A quel punto Sarri corre ai ripari togliendo dal campo Felipe Anderson e inserendo Pedro. Il Napoli prende quota e al 69′ trova anche il raddoppio sempre con Insigne, ma il numero 24 partenopeo è in offside sulla conclusione di Osimhen respinta da Strakosha. E quindi il VAR corregge la valutazione del guardalinee e annulla.

La Lazio resta dunque in partita, rischiando di subire in contropiede lo 0-2 con Politano ma sfiorando anche il pari all’82’ con Ospina che salva su Pedro. Ma all’88’ il duello è vinto dallo spagnolo per la rete dell’1-1: punizione di Luis Alberto respinta al limite, l’ex Barcellona si coordina e col sinistro trafigge il portiere colombiano. Sembra tutto scritto per il pareggio, ma al 94′ il Napoli torna avanti con Fabian Ruiz: azione personale da parte di Ounas che trova Elmas, appoggio poi di Insigne per lo spagnolo che calcia a giro dal limite dell’area di rigore trovando il gol decisivo.

Gli altri risultati: vincono Cagliari, Verona e Roma

Nelle altre tre sfide domenicali, si è cominciato all’ora di pranzo col preziosissimo successo esterno del Cagliari per 2-1 sul campo del Torino. Le reti di Bellanova e Deiola hanno lanciato i sardi a quota 25 punti, andando a più tre sulla zona retrocessione. Infatti il Venezia è stato poi sconfitto per 3-1 al Bentegodi nel Derby col Verona, messo ko dalla tripletta di Simeone (gli scaligeri volano con 40 punti), restando al terz’ultimo posto con 22 punti. Infine il ritorno alla vittoria anche per la Roma di José Mourinho, nell’1-0 sul campo dello Spezia firmato dal rigore di Abraham al minuto 98. Tre punti fondamentali per salire a quota 44 e restare a meno sei dalla zona Champions League.

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