La 18esima giornata della Serie A 2022/2023 si è aperta con l’attesissimo big match dello Stadio Diego Armando Maradona, che ha visto il Napoli stravincere per 5-1 contro la Juventus e lanciando l’ennesimo messaggio al campionato. I partenopei hanno dominato in lungo e largo, rifilando ai bianconeri una pesante lezione. E così la squadra di Luciano Spalletti si è lanciata in fuga, andando a più dieci su Juventus e Milan (anche se i rossoneri devono giocare sabato pomeriggio a Lecce).
Primo tempo, Napoli avanti 2-1
Sul fronte formazioni ufficiali, nessuna novità in casa Napoli con Spalletti che manda in campo l’undici tipo: nel tridente offensivo ci sono Politano, Osimhen e Kvaratskhelia. Dall’altra parte invece la grande sorpresa è la presenza di Chiesa nel 3-5-2 studiato da Allegri, con Di Maria e Milik nel duo d’attacco. I padroni di casa partono bene con un predominio territoriale evidente e al primo affondo passano in vantaggio al 14′: traversone di Politano alla ricerca di Kvaratskhelia che nel cuore dell’area di rigore si coordina in sforbiciata, respinta di Szczesny che si trasforma in assist per Osimhen che di testa porta in vantaggio i partenopei.
La reazione della Juventus non tarda ad arrivare, anche se per farlo sfrutta un clamoroso errore di Rrhamani al 21′: passaggio in orizzontale del difensore centrale intercettato da Di Maria, l’argentino controlla, avanza e calcia dal limite dell’area colpendo la traversa. I bianconeri provano ad aumentare la pressione, ma al 39′ arriva il 2-0 Napoli: lancio di Politano per Osimhen ma anticipato da Bremer, tuttavia l’intervento del brasiliano è maldestro rimettendo in gioco il nigeriano che appoggia per l’accorrente Kvaratskhelia, destro di prima intenzione e palla in rete. La Juventus però, passata al 4-4-2 con Chiesa laterale offensivo di sinistra, torna subito in partita al 42′: azione al limite tra Di Maria e Locatelli, dopo un rimpallo Milik appoggia all’indietro per il ‘Fideo’ che d’interno sinistro fredda Meret. E la prima frazione si chiude con un grosso rischio per il Napoli, con Meret che evita con un grande intervento un clamoroso autogol di Rrhamani (deviazione maldestra sul traversone di Chiesa).

Secondo tempo, dura lezione per la Juventus
Il secondo tempo si apre con Elmas al posto di Politano, la Juventus prova a partire forte ma il Napoli al 55′ trova subito il 3-1: calcio d’angolo di Kvaratskhelia che attraversa tutta l’area di rigore, la sfera arriva a Rrahmani che si coordina perfettamente con il destro e manda alle spalle di Szczesny. Subito dopo Allegri manda in campo Paredes per Locatelli e Kean per Milik, ma è il Napoli a sfiora ancora il gol: altro errore di Bremer che serve un assist perfetto di Osimhen, il nigeriano arriva in area di rigore e calcia con il destro spedendo di un soffio alto.
La Juventus esce progressivamente di scena, il Napoli non si ferma e al 69′ trova il meritato 4-1: la serataccia di Bremer prosegue con un rilancio addosso a Mario Rui, il rimpallo favorisce Kvaratskhelia che pennella un pallone perfetto per Osimhen che stacca di testa e manda il pallone in rete. Ma non è finita perché i partenopei hanno voglia di divertirsi e al 72′ arriva anche il 5-1: ripartenza azzurra da sinistra per finire a destra, Di Lorenzo allarga per Elmas, il macedone rientra sul mancino e con l’aiuto della deviazione di Alex Sandro fa esplodere ancora il ‘Maradona’. Il finale di match è solo attesa verso il fischio finale, perché la festa partenopea è già cominciata da un pezzo.