La 30esima giornata di Serie A, dopo i successi di Sassuolo e Genoa di venerdì sera, è proseguita con altri tre match in questo sabato 19 marzo. Nell’ultimo di questi il Milan di Stefano Pioli ha espugnato Cagliari per 1-0 con la rete di Bennacer nel secondo tempo. In precedenza vittoria pareggio per 1-1 dell’Inter al Meazza contro la Fiorentina, mentre il Napoli ha sconfitto in rimonta l’Udinese per 2-1 con la doppietta di Osimhen.
Cagliari-Milan 0-1
Il Milan gioca un buon inizio di primo tempo, tuttavia sotto porta i rossoneri sono a dir poco rivedibili. Infatti al minuto 7 Giroud si divora il vantaggio: Theo Hernandez mette al centro un bel pallone, sponda aerea di Messias e Giroud non inquadra clamorosamente la porta con una girata di destro da due passi. Poco dopo ospiti poco fortunati col destro da fuori di Kessié che fa vibrare il palo alla sinistra di Cragno, poi al 14′ altra chance sprecata dai rossoneri: azione al limite con Hernandez che tocca per Brahim Diaz, ma il numero 10 allarga troppo la sua conclusione mettendo fuori davanti a Cragno. Il Cagliari, scampati questi pericoli, sale sul campo riuscendo a contenere meglio il Milan e andando all’intervallo sul punteggio fermo a reti inviolate.
Il secondo tempo vede il Milan partire ancora bene con Cragno impegnato severamente al 52′ dalla botta mancina dalla distanza di Theo Hernandez. I rossoneri premono e al 60′ passano meritatamente in vantaggio: azione manovrata al limite con Brahim Diaz che imbuca per Giroud, sponda all’indietro per il bellissimo sinistro al volo di Bennacer che lascia di sasso Cragno. Al 68′ Mazzarri effettua il primo cambio, inserendo Deiola per Lykogiannīs, poco dopo tocca a Pioli mandare in campo Rebic per Leao e Krunic per Brahim Diaz. L’all-in di Mazzarri portano il nome di Pereiro e Keita, togliendo Grassi e Bellanova. I padroni di casa si scoprono ma il Milan non punisce all’84’, divorandosi ancora un gol con Calabria tutto solo davanti a Cragno. E al 90′ il Cagliari sfiora il pari: cross teso di Zappa dalla destra e Pavoletti di testa schiacci a terra colpendo una clamorosa traversa.
Inter-Fiorentina 1-1
Nel secondo match di giornata, l’Inter ha pareggiato per 1-1 contro la Fiorentina (come una settimana fa sul campo del Torino), restando al terzo posto con 60 punti. La sfida del Meazza, dopo un primo tempo chiuso a reti inviolate, si è acceso ad inizio ripresa. Il risultato si è sbloccato al minuto 50 col vantaggio viola firmato Torreira, ma al 55′ i nerazzurri hanno trovato il pari con Dumfries. Poi finale di match con due chance importanti, una per Sanchez e l’altra per Ikoné, ma senza riuscirle a trasformare. Al termine della sfida le parole di Simone Inzaghi:

“Il primo tempo è stato insufficiente, una squadra come la nostra deve fare meglio. Nel secondo, dopo il gol, abbiamo creato di più ma è un momento no. Aver fatto 7 punti nelle ultime 7 partite comincia a pesare, bisogna fare di più. La Fiorentina è venuta qui e ha fatto un ottimo primo tempo, mentre nel secondo siamo stati meglio noi. Alla fine viene fuori un pareggio che non mi soddisfa. Abbiamo fatto novembre, dicembre e inizio gennaio perfetti, ora siamo in calo. Dobbiamo però rimanere tranquilli e lavorare di più, mancano i risultati: non creiamo tantissimo ma finalizziamo meno di quanto siamo abituati”.
Napoli-Udinese 2-1
Nel match delle ore 15:00 il Napoli ha bissato il successo di Verona nel turno scorso, imponendosi in rimonta per 2-1 contro l’Udinese. Dopo un primo tempo chiuso sotto per la rete friulana di Deulofeu, i partenopei hanno ribaltato il punteggio con la doppietta di Victor Osimhen. Un successo preziosissimo per rimanere a contatto col vertice a quota 63 punti, adesso a più tre sull’Inter terza in classifica.
A fine match le parole di un Luciano Spalletti decisamente soddisfatto. “Magari in altre occasioni abbiamo creato ugualmente, ma non siamo stati lucidi come stasera. Lo stadio ha dato una mano particolare, sono stati addosso alla partita, volenterosi nel ribaltarla. Avevamo difronte una squadra veramente forte come l’Udinese. Osimhen? E’ un calciatore che va oltre le sue potenzialità, ha lo strappo e la vampata che va oltre il limite. Ogni tanto va al di là del recinto, alle volte l’abbiamo sfruttato troppo poco su quelle palle buttate dentro perché lui è fortissimo di testa”.