Napoli, Ancelotti: “Lo scudetto deve essere un sogno, non un’utopia”

Il Napoli ci riprova. La Juventus è ancora più forte degli ultimi anni, soprattutto grazie all’arrivo di Cristiano Ronaldo. Ma i partenopei non hanno alcuna intenzione di mollare, attualmente a 6 punti di distanza dai bianconeri. In più l’andamento del Napoli, rispetto a quanto fatto con Maurizio Sarri, è ottimo anche in Champions League. Una rapida crescita anche in Europa, arrivata grazie all’approdo di Carlo Ancelotti in panchina.
Ancelotti e il sogno Scudetto del Napoli
L’edizione online de La Gazzetta dello Sport ha anticipato alcune dichiarazioni del tecnico azzurro Carlo Ancelotti ai microfoni di DAZN, nel corso della trasmissione Diletta&Carletto, secondo tempo. Ecco le sue parole, partendo dalle ambizioni azzurre: “Lo scudetto deve essere un sogno e non un’utopia. Se fosse un’utopia sarebbe un disastro. Lo possiamo raggiungere solo attraverso una grandissima impresa, dovremo stare sempre sul pezzo.
“Le domande che mi infastidiscono di più nel post-partita sono quelle sulle scelte di formazione. Noi allenatori vediamo la squadra per tutta la settimana in allenamento e su questo ci basiamo per le nostre decisioni: è questione di piccoli dettagli… All’estero dopo la partita si parla per 10 minuti, in Italia invece bisogna fermarsi per un’ora con le varie emittenti e per di più in diretta. Anche per questo non mi sorprendo per le reazioni di alcuni allenatori e anzi li capisco: in situazioni del genere, se ti fanno la domanda sbagliata può scattare l’ignoranza”.
Il rapporto col figlio Davide
Ancelotti ha svelato, poi, alcuni dettagli sul suo rapporto col figlio, Davide, suo vice allenatore: “Quando siamo da soli mi chiama papà, in presenza dei giocatori mi chiama mister. Il fatto di chiamarsi Ancelotti non è comodissimo, ma lui è bravo a utilizzarlo come stimolo per migliorarsi. Fa parte di uno staff giovane, molto preparato e soprattutto molto motivato: questo è molto stimolante e fondamentale per una persona della mia età. “Come sto a Napoli? Mi piacerebbe vivere qui a lungo. Mi piace l’aria che si respira, anche se sono un uomo del Nord”.
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