Giornata di presentazione in casa Milan per uno degli acquisti di questa sessione estiva di calciomercato. Si tratta di Marco Sportiello, arrivato dall’Atalanta a parametro zero dopo essere andato in scadenza di contratto. L’estremo difensore andrà a ricoprire il ruolo di portiere in seconda, alle spalle di Mike Maignan, andando a prendere il posto di Tatarusanu, andato via a sua volta in scadenza di contratto.
Milan, la conferenza stampa di Sportiello
Marco Sportiello ha tenuto la conferenza stampa di presentazione da nuovo giocatore del Milan spiegando la sua scelta e il rapporto con Maignan. Questi tutti i temi trattati:
L’arrivo al Milan: “È l’ultimo step della mia carriera. Essere qui è un sogno, ma non lo dico per farmi vedere, non è una frase fatta, ma è davvero un sogno… Devo ancora un po’ realizzarlo, anche se è da un po’ di tempo che lo sapevo. Sono maturato molto, soprattutto negli ultimi tre anni. Credo sia arrivato al momento giusto”.
Quando giocare: “Con le tre competizioni c’è bisogno di tutti, non solo in campo: chi gioca di meno deve spingere il gruppo, è una cosa di cui me ne sono accorto negli ultimi anni. Devo cercare di essere il più pronto possibile. Non è facile quando non giochi per 6-7 mesi, devi far bene subito… Devi essere bravo, devi sempre stare sul pezzo. A tutto l’ambiente voglio dare affidabilità, lasciando pensare che io ci sono”.
Difficile dire no: “Avevo già scelto di venire al Milan, poi sono diventato titolare nell’Atalanta. Era difficile per dire di no al Milan: ho dato tutto all’Atalanta, non credo che si strapperanno i capelli per me”.
La stima per Maignan

Sportiello freme per lavorare con Mike Maignan al Milan, almeno sentendo le sue parole:
Con chi vuole allenarsi: “Voglio vedere da vicino Maignan. Anche da Mirante voglio imparare molto, ha tanta esperienza. Da portiere mi verrebbe da dire Leao, anche se poi bisogna vedere se ti fa piacere giocarci contro, magari meglio insieme”.
Cosa può dare a Maignan: “Da Mirante posso solo prendere, lui è grande. Maignan mi sembra già inquadrato, non ha bisogno di consigli. Lo si può aiutare dando ritmo negli allenamenti, stimolarlo, ma lui è già un portiere formato… Non è un ragazzino, ha già vinto campionati. Posso solo andare forte in allenamento ed essere affidabile”.
Che portiere lo affascina, escluso Maignan: “Ci sono tanti portieri. C’è Ter Stegen che mi piace molto, anche Handanovic, nonostante sia dell’Inter, è stato uno dei miei modelli perché fortissimo. Poi Courtois, Oblak… Ognuno con le sue caratteristiche, non ce n’è uno che seguo solo lui”.