Milan-Samp, Gattuso: “Non siamo morti, Higuain deve innervosirsi meno”

Gattuso presenta in conferenza stampa Milan-Sampdoria. – Il momento più difficile dall’inizio di questa stagione. Il Milan si presenta al match con la Sampdoria in grande difficoltà, dopo i ko subiti contro Inter e Betis. In più tutte le voci sul futuro di Gennaro Gattuso non aiutanoa rasserenare l’ambiente. Ma la sfida ai blucerchiati incombe e in conferenza stampa Gattuso ha presentato il match del Meazza. “La Sampdoria ha una difesa ottima, ha subito solo 4 gol e lavorano molto bene. Dobbiamo essere bravi a metterli in difficoltà e tenerli là, sono allenati da un grandissimo allenatore e ci sarà da faticare moltissimo. Sono veramente ben messi in campo”.
GATTUSO NON MOLLA E RILANCIA
Il mister rossonero non vuol sentire parlare di squadra dimessa o spenta: “Veniamo da due partite che sono state delle legnate, ma non siamo morti. Io non sono spento e morto, qualcuno di voi deve capirlo, quando arrivano sconfitte mi brucia ma sono quanto posso dare ancora a questi colori. L’altro giorno non siamo riusciti a fare nulla di quello che avevamo preparato, c’era rammarico ma guardiamo avanti e domani voglio vedere una squadra con grande carattere e voglia di riscatto. Questa squadra può fare molto di più”.
Sulla possibile formazione: “Abbiamo provato difesa a 3 e a 4, schieramenti con 2 punte, col 4-3-3, col 3-5-2. Vediamo domani in che direzione andremo. In questo momento dobbiamo divertirci e a tratti lo abbiamo fatto negli ultimi mesi. Ora non lo stiamo più facendo, soffriamo gli avversari e serve ritrovare quella gioia di giocare, di far girare la palla, di rincorrere gli avversari. Ritroviamo tutto questo”.
GATTUSO ‘BACCHETTA’ HIGUAIN
Sul momento non brillante di Higuain, Gattuso ha commentato così, non risparmiando un piccolo rimprovero per il troppo nervosismo. “Quando la squadra non funziona, è normale che la punta ne risenta. Non è brillantissimo e gli arrivano pochi palloni, ma è la squadra che deve farlo rendere al massimo. Ma lui deve applaudire i compagni, dare prove di incoraggiamento e ne abbiamo parlato. Poi deve innervosirsi meno, sul rigore negato a Castillejo ha protestato troppo. Ci stanno gli errori degli arbitri o dei compagni, ma non deve perdere energie in questo. Lui è un leader nel gruppo, fa stare tranquilli tutti e scherza con tutti. È una guida, se le sue prestazioni non sono buonissime la colpa è collettiva, di tutti noi a Milanello”.
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