Uno dei talenti esplosi nell’ultima parte del campionato è sicuramente Fabio Miretti. Classe 2003, il giovane centrocampista è stato lanciato in prima squadra da Massimiliano Allegri, complice l’emergenza infortuni. Alla fine il giocatore ha collezionato 6 presenze in Serie A e il tecnico sembra intenzionato a valutarlo durante il ritiro. Solo dopo si deciderà se tenerlo in rosa o se cederlo in prestito per permettergli di giocare con maggiore continuità.
Juventus, il sogno di Miretti
Il giovane talento della Juventus, Fabio Miretti, sogna in grande con la maglia bianconera e non ha nascosto qual è il suo sogno dal punto di vista professionale. Queste le sue parole, rilasciate ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:
“Sei mesi fa non mi aspettavo questo percorso ma ho ancora tantissimi sogni da inseguire. Il primo è vincere l’Europeo Under 19: debuttare con la Juventus è stato il realizzarsi di un sogno, spero ora di vincere la Champions League in bianconero”.
Ruolo ideale: “Quello ideale è la mezzala ma le scelte le fa il mister. Nel mio ruolo, alla Juventus, è inevitabile guardare Locatelli più degli altri”.
Modello Pogba

Il centrocampista della Juventus ha parlato anche dei suoi modelli:
“Vorrei interpretare il ruolo come fa De Bruyne. Da piccolo ammiravo Nedved, anche se lui non lo sa, mi imbarazzerebbe. Pogba è il modello di tutti noi ragazzi del settore giovanile che andavamo a vederlo allo stadio. Un giovane di una classe immensa che si è imposto subito in prima squadra. Se ami il calcio, non puoi chiedere di più”.
L’importanza della squadra B: “Solo giocando si capisce quanto il progetto delle squadre B sia importante. È un percorso graduale verso la prima squadra, la C per intensità e clima non ha niente a che vedere con la Primavera. Trovi avversari più grandi, forti fisicamente, curve piene, colleghi maliziosi. Per sopravvivere ti devi abituare, maturare, non c’è alternativa”.