Dicembre 7, 2023
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Inter, non c’è tempo per i rimpianti: bisogna subito ripartire

Ieri è accaduto ciò che nessun tifoso dell’Inter avrebbe mai voluto: eliminazione dalla Champions League e retrocessione in Europa League. I nerazzurri non vanno oltre l’1-1 in casa contro il il Psv Eindhoven e, complice il pareggio del Tottenham al Camp Nou contro il Barcellona, devono accontentarsi del terzo posto. Tanti possono essere i colpevoli di questa piccola disfatta, perché di questo si tratta. Vero che al momento dei sorteggi praticamente tutti erano convinti che la squadra di Spalletti non avrebbe potuto competere con Tottenham e Barcellona, ma è anche vero che dopo tre giornate ci si ritrovava con cinque (!!!) punti di vantaggio sugli Spurs. Nel girone di ritorno, però, il crollo con due pareggi e una sconfitta, quella di Wembley, decisiva per l’eliminazione tirando le somme.

Inter, si salva Icardi

Uno dei pochi a salvarsi nel match di ieri è stato il capitano, Mauro Icardi. In tanti lo hanno criticato perché ha osato andare a vedere la finale di coppa Libertadores e festeggiare il compleanno della moglie. Udite, udite, però: la finale l’ha vista con il vice presidente, Javier Zanetti, e il direttore sportivo, Piero Ausilio, mentre il compleanno è cominciato alle 19 e terminato alle 23 (fonte Fabrizio Biasin nel suo editoriale su Tmw). Un gol e almeno due assist geniali, con uno che ha portato al palo di Perisic nei primi minuti. Chi ha deluso sono il solito Perisic, che in questa stagione sembra essere il fratello gemello di quello ammirato al Mondiale, e Kwadwo Asamoah. Arrivato a parametro zero dalla Juventus, l’ironia si spreca per lui in queste ore. L’errore sul gol del Psv è imperdonabile e costa la qualificazione ed è un vero peccato perché il giocatore aveva cominciato bene. Bene Borja Valero che, nonostante non sia più giovanissimo, ha corso per tutto il campo, cercando sempre di porre una pezza agli errori dei compagni. Inutile sottolineare la prestazione sontuosa di Milan Skriniar, non più una novità visto che è consuetudine vederlo tra i migliori in campo.

Bisogna ripartire

Adesso, comunque, bisogna voltare pagina. L’Inter deve ripartire perché c’è un terzo posto da difendere in campionato. I nerazzurri devono dimostrare di non essere in crisi, nonostante una sola vittoria nelle ultime sette partite, tra campionato e Champions League. L’occasione arriva sabato, con la squadra di Luciano Spalletti di scena alle ore 18 allo stadio Meazza contro l’Udinese. Dopo i friulani sarà il turno del Chievo Verona, allo stadio Bentegodi, sempre il sabato, sempre alle ore 18. Dopodiché arriverà il big match contro il Napoli, al Meazza, la sera di Santo Stefano, il 26 dicembre, e lì l’Inter potrebbe dare un segnale importante al campionato. Vincere e dimostrare di essere in lotta anche per il secondo posto o accontentarsi di guardarsi le spalle da Lazio, Milan e Roma.

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