Caso Ferrero: ecco cosa rischia realmente la Sampdoria

In casa Sampdoria non si parla d’altro o quasi. Sabato sera si gioca la 14esima giornata di campionato contro il Bologna, ma l’attenzione del mondo blucerchiato è tutta rivolta alle questioni “deflagrate” negli ultimi giorni. Il sequestro dei beni al numero uno della Samp, Massimo Ferrero, sta facendo discutere molto e non potrebbe essere diversamente. Tante le ipotesi fatte sul cosa potrebbe rischiare potenzialmente a livello sportivo il club blucerchiato a seguito dell’inchiesta aperta anche dalla Procura Federale. Per provare a fare chiarezza in tal senso, i microfoni di Calciomercato.com hanno contattato l’avvocato Manuel Sandoletti, specializzato in materia di diritto sportivo.
Cosa rischia la Samp? L’avvocato Sandoletti risponde
“Non avendo ancora a disposizione i documenti è difficile fare previsioni. Tuttavia, da quello che si sa, la Procura Federale si è già attivata per reperire tutto il materiale dalla Procura della Repubblica di Roma che ha portato avanti l’indagine. Bisogna sottolineare che in questi casi le Procure della giustizia ordinaria indagano in un modo, mentre la Procura Federale non fa altro che ricevere la documentazione necessaria e in un secondo momento, dopo aver studiato gli atti, valuta se possono esserci dei capi di incolpazione da muovere eventualmente al Presidente Ferrero e alla società”.
Dunque la Sampdoria potrebbe ricevere solo un’ammenda: “Sì, potrebbe essere che si limitino ad un’ammenda, vedendo anche i precedenti in casi non identici ma in tipologie analoghe di illecito amministrativo. Parliamo però di una situazione già avanzata, la Procura Federale potrebbe anche decidere di non procedere ad un deferimento. Non sono nemmeno sicuro che la Procura della Repubblica adesso dia la possibilità alla Procura Federale di visionare tutti i documenti”.
Sampdoria, scongiurata ipotesi penalizzazione o retrocessione?
L’avvocato Sandoletti esclude anche che la Sampdoria possa subire una penalizzazione in classifica o ancora peggio retrocessa: “Lo escludo per due motivi. Il primo è che a livello giornalistico l’indagine era già uscita, e già in quel caso la Procura Federale aveva deciso di non fare nulla. Ora è stata costretta a muoversi, ma da quello che ho potuto leggere si parla di un coinvolgimento veramente marginale della Sampdoria: i beni sequestrati ammontano a 2,6 milioni di euro, la Samp è coinvolta per 200mila euro. Mi pare di capire che il coinvolgimento del club blucerchiato sia marginale da queste prime indiscrezioni.
Lo stesso avvocato poi specifica ulteriormente: “Un altro aspetto che mi preme sottolineare è che i bilanci delle società sono regolarmente esaminati dagli organi competenti, quindi dalla Covisoc, che non ha mai evidenziato qualcosa. Quantomeno a livello amministrativo l’attività della Sampdoria e del presidente Ferrero è sempre apparsa inappuntabile. Non vedo al momento situazioni che possano andare ad inficiare successivamente con penalizzazioni o sanzioni simili. Vale la pena ribadirlo, perchè le società di calcio sono costantemente controllate. Tra l’altro siamo a novembre, l’iscrizione ai campionati è avvenuta qualche mese fa e nulla è stato segnalato dalla Covisoc. Al momento a livello sportivo pare non esserci nulla”.
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