Milan, Gattuso: ‘Giusto che venga messo in discussione. Mai parlato con Ibra’

Vigilia di campionato per il Milan di Gennaro Gattuso, che domani sarà di scena allo stadio Dall’Ara per affrontare il Bologna nel posticipo della sedicesima giornata di campionato. Gara molto delicata per entrambe le squadre, anche se per motivi diversi. I rossoneri, infatti, sono chiamati a dare una risposta importante dopo l’eliminazione subita in Europa League giovedì per la sconfitta subita contro l’Olympiakos. I rossoblu, invece, si giocano il tutto per tutto per il proprio allenatore, Filippo Inzaghi. Un passo falso costerebbe caro al tecnico, visto che la propria squadra è al terzultimo posto, in zona retrocessione, con 11 punti. Una vittoria, però, varrebbe il sorpasso sull’Udinese, quartultima a quota 13.
Verso Bologna-Milan, la conferenza stampa di Gattuso

Il tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Bologna. Questi tutti i temi trattati:
Sul Bologna: “Voglio vedere la stessa prestazione fatta ad Atene tranne gli errori individuali, ci sono stati errori arbitrali ma non dobbiamo attaccarci a questo. Dobbiamo essere bellli sveglie e stare sul pezzo, serve veemenza e rabbia”.
Le condizioni di Musacchio e Romagnoli: “Non voglio ricadute sul polpaccio per Romagnoli, vediamo se domani sarà della gara. Anche Musacchio torna da un infortunio non banale, ma non bisogna aver fretta a buttarli subito dentro. Stanno bene e per noi sono fondamentali”.
Reazione dopo l’eliminazione in Europa League: “Vedere gente che piange nello spogliatoio è un segnale. Vuol dire che dei valori del vecchio calcio forse è rimasto ancora qualcosa. Ho visto molta gente con le lacrime agli occhi. Questa deve essere una cicatrice e possono rimarginare solo se le curi bene. Dobbiamo giocare con qualità e sbagliare il meno possibile”.
Inzaghi in discussione: “Fa parte del calcio, chi fa l’allenatore c’è sempre il rischio di saltare. Domani mi gioco tanto, lui si gioca tanto, ma l’affetto, l’amicizia e l’affetto restano sempre”.
Il momento di Higuain: “Il primo deluso di questa situazione è lui. Abbiamo bisogno dei suoi gol ma deve darci qualcosa a livello di carattere ed esperienza. Nei momenti di difficoltà c’è bisogno della sua leadership, poi i gol arriveranno. Deve stare li ad incoraggiare, mi aspetto questo dal Pipita. Le chiacchiere poi sono sempre esistite. Da parte mia e dello spogliatoio c’è grande apprezzamento ma deve fare qualcosa in più”.
I limiti del Fair Play Finanziario: “Un discorso che non ho ancora affrontato con la società, so che abbiamo dei vincoli e non possiamo fare molto sul mercato. Dei big che devono partire o non partire non lo so”.
Le voci su Ibrahimovic: “Mai parlato con lui. Io faccio l’allenatore, c’era la possibilità ma era difficile. Non c’è nessuna delusione. Poi se arriverà qualcuno sarò contento. Non piango tutti i giorni a dire che voglio i giocatori. La società sa su quali profili andare, Da luglio fino ad oggi non ho mai parlato con Ibra, né via mail né dal vivo”.

Su Calhanoglu: “Devo capire se deve riposare perchè ha un problema fisico o mentale e domani vediamo. Anche Castillejo sta facendo bene”.
Gattuso in discussione: “Ci sta, fa parte del mio lavoro. Rompete le scatole a me e non con i miei giocatori, sfogatevi su di me. Giusto che un allenatore come me venga messo in discussione dopo una sconfitta. Ma io difenderò sempre i miei giocatori, mi butterei nel fuoco per loro. Poi so bene che abbiamo scritto una pagina nera della storia del Milan. Ma non ci dobbiamo vergognare, chi ruba si deve vergognare”.
Il ruolo di Bakayoko: “Può fare di tutto, può giocare anche da mezzala. Lui e Kessie si sentono al loro agio. Ma per come sta tenendo il campo credo che possa fare tutto, tatticamente sta facendo bene”.
Dove migliorare in Europa: “La differenza tra campionato ed Europa sta nel fatto che dobbiamo leggere la partita, non dare coraggio agli avversari. Manca la furbizia e la malizia. Mettici l’età media, arbitraggi diversi, un calcio diversi, ci lasciamo intimidire e non siamo sul pezzo”.