Giorno di presentazione per Paulo Dybala, diventato qualche giorno fa ufficialmente un nuovo giocatore della Roma. Un lungo tormentone di mercato, che ha visto la Joya accostato a lungo all’Inter. Trattativa che i nerazzurri non hanno chiuso anche per l’abbondanza nel reparto avanzato. Ne hanno approfittato i giallorossi, che si sono aggiudicati l’argentino alzando notevolmente il tasso tecnico della rosa.

Roma, le parole di Dybala

Paulo Dybala è stato presentato ufficialmente in conferenza stampa come nuovo giocatore della Roma. La Joya ha parlato di diversi temi, dalla trattativa agli obiettivi, finendo al ruolo in campo. Queste le sue parole:

Gli obiettivi: “Credo sia presto di parlare di Scudetto, in questo momento. La Roma ha vinto un trofeo, l’anno scorso, molto importante per avere più ambizione in futuro. È cresciuta molto in questi anni, con i giocatori arrivati insieme a Mourinho. A tutti piace vincere, dev’essere il nostro obiettivo. Pensare a ogni gara, poi vedremo come siamo messi per obiettivi più importanti. Ci sono squadre più avanti di noi per la lotta Scudetto, dobbiamo lavorare con serenità”.

La chiamata di Mourinho: “È stato un piacere enorme, la prima volta ci ho parlato con il direttore, poi ci siamo risentiti. Credo che la chiamata di tutti, la dimostrazione di affetto per volere che io fossi qui oggi, è stata molto importante per me”.

Cosa lo ha colpito dei tifosi: “Sono molto curioso di cosa succederà stasera, attraverso i social abbiamo tanti contatti, siamo più vicini alla gente, la dimostrazione di affetto non è mancata prima di arrivare. So che è una piazza molto calda, sono curioso di vederli stasera e di poterli abbracciare”.

Ruolo in campo e non solo

Il nuovo colpo di mercato della Roma ha trattato anche altri temi:

La posizione in campo: “Quello sarà più un lavoro del mister, in base alla partita troverà le soluzioni migliori. Deciderà lui dove dovrò giocare, farò qualsiasi delle due posizioni”.

Cosa ha detto a Mourinho: “La prima domanda, a Mourinho, era cosa potevamo vincere. A me piace vincere, ma ci sono dei punti di riferimento che abbiamo già visto l’anno scorso. C’è la consapevolezza del mister e la fiducia dei ragazzi, mentre ci conosciamo in allenamento. Sono molto importanti per arrivare all’obiettivo. Cercherò di dare il massimo per continuare a vincere”.

Il rapporto con Totti: “Ci siamo visti alla partita di Eto’o, abbiamo parlato nello spogliatoio, ma non c’erano certezze. Mi ha parlato di Roma molto bene, poi non ci siamo risentiti in questi giorni”.

La scelta della Juventus: “Il direttore Arrivabene è stato molto chiaro nelle sue dichiarazioni. Noi avevamo un accordo da firmare a ottobre, la società ci ha chiesto di aspettare. A marzo abbiamo avuto la notizia da parte del club che io non facevo parte del progetto futuro. Non è stato un problema economico, ma un non-problema, la società ha preso un’altra decisione insieme al mister, io ho parlato con loro e tutto è andato così. Se era una loro scelta non c’era problema, per me”.

Il rapporto con Marotta: “Da quando è scaduto il contratto con la Juventus abbiamo parlato con tante squadre. I giornalisti hanno parlato di alcune squadre in particolare, ho un rapporto molto bello con Marotta. Molte squadre si sono interessate, a un certo punto è arrivato il direttore a Torino e le cose sono cambiate”.

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