L’Inter ha presentato quest’oggi la nuova stagione con la conferenza stampa tenuta da Simone Inzaghi. La società nerazzurra ha già messo a segno diversi colpi e Giuseppe Marotta ha parlato anche di Paulo Dybala, sottolineando come al momento si è a posto in attacco. Prima, dunque, nel caso vanno ceduti i giocatori che non rientrano nei piani, su tutti Pinamonti e Alexis Sanchez.
Inter, la conferenza stampa di Inzaghi

Il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’inizio del ritiro trattando diversi temi, su tutti Skriniar e Lukaku. Queste le sue parole:
Il ritorno di Lukaku: “L’anno scorso si è instaurato già un ottimo rapporto, durato poco. Poi quest’anno c’è stata la possibilità e la società mi ha messo al corrente: per me è stato un grandissimo colpo, senza dimenticare che l’attacco dell’Inter è stato il migliore in Italia l’anno scorso. Romelu è un giocatore fortissimo, ma non dimentico quello che hanno fatto gli altri attaccanti la scorsa stagione, ottima anche con il rammarico di non aver vinto lo scudetto. Quest’anno ripartiamo con grande voglia”.
Su Skriniar: “Skriniar oggi è un giocatore dell’Inter, l’anno scorso ha fatto un campionato straordinario, poi il 10 arriverà in ritiro. Quello che accadrà si vedrà: l’anno scorso abbiamo parlato di Romelu e 15 giorni dopo non c’era più. Sappiamo tutti che oggi è una cosa e tra due settimane può essere un’altra”.
La gerarchia dei portieri: “A livello di gerarchia, partirà Handanovic come portiere titolare. Se l’è meritato per la stagione che ha fatto l’anno scorso, che è stata ottima. Poi conosciamo tutti il valore di Onana: è un giocatore giovanissimo, il portiere del futuro dell’Inter e quest’anno già avrà le occasioni per mettersi in mostra”.
Gli obiettivi

Il tecnico dell’Inter ha parlato anche degli obiettivi della squadra nerazzurra:
Stagione particolare: “Chiaramente quest’anno sarà una stagione particolare, come ha detto il direttore Marotta avremo venti partite in tre mesi. Poi il campionato si fermerà cinquanta giorni e quindi sarà nuovo per tutti. Chiaramente insieme allo staff stiamo vedendo il da farsi, faremo sicuramente un richiamo di preparazione ma per tutti sarà una cosa nuova”.
L’obiettivo: “Significa vincere. L’anno scorso sappiamo tutti quello che è successo col mercato: il primo obiettivo era mettere al sicuro la società, i dirigenti sono stati bravissimi e l’hanno fatto. Noi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato dal primo giorno, poi è stato facile per tutti dire che l’Inter era favorita, quando io ricordo che a luglio nessuno lo diceva. A me non spiace nascondermi, quest’anno partiamo dietro al Milan campione d’Italia: noi insieme ad altre 5-6 lotteremo fino alla fine. Sarà difficile, ma non ci nascondiamo, vogliamo competere”.
Cosa chiedere di più: “L’ho detto prima, vorrebbe dire fare il triplete, che l’anno scorso non siamo riusciti a fare per due punti. Nei miei occhi resta tutto lo stadio che applaudiva i miei calciatori: al di là della vittoria dello scudetto del Milan, ho visto 72 mila persone che applaudivano i miei ragazzi. Nonostante i due trofei vinti, volevamo vincere il terzo e per un nonnulla non ci siamo riusciti. Quest’anno ci riproveremo, sapendo che abbiamo la fortuna di avere un pubblico meraviglioso, che ci accompagnerà sempre nel viaggio che è stato l’anno scorso e che comincerà il 13 agosto”.