Nulla da fare. La Ferrari, in merito al GP di Australia, aveva inoltrato una richiesta di riesame della penalità di cinque secondi assegnata a Carlos Sainz per aver toccato l’Aston Martin di Fernando Alonso durante la seconda ripartenza. Tuttavia il Collegio dei Commissari Sportivi ha respinto la richiesta, ritenendo che la Scuderia di Maranello non abbia fornito elementi rilevanti per modificare la decisione presa durante la gara in quel di Melbourne.

Gp Australia 2023, Sainz resta 12°

Nonostante abbia tagliato il traguardo in quarta posizione, la penalizzazione di cinque secondi lo ha fatto retrocedere di otto posizioni. Di conseguenza, Carlos Sainz, è rimasto dodicesimo nell’ordine di arrivo del GP d’Australia, quindi fuori dalla zona punti. La telemetria della vettura, la testimonianza del pilota spagnolo e le dichiarazioni di altri atleti (incluso Alonso) non sono state sufficienti per far cambiare le cose. L’ordine di arrivo aveva visto Max Verstappen su Red Bull fare proprio il Gp, seguito da Lewis Hamilton (Mercedes) e Fernando Alonso (Aston Martin).

La penalità ai danni di Sainz ha principalmente ‘aiutato’ Stroll (Aston Martin, quarto), Perez (Red Bull, quinto) e Norris (McLaren, sesto). Una volta appresa la decisione, la Ferrari ha replicato con una nota in cui conferma le proprie motivazioni, ma prende atto della decisione:  

“La Scuderia Ferrari prende atto della decisione della Fia di non garantire il diritto di revisione in merito alla penalità inflitta a Carlos Sainz in occasione del GP d’Australia, siamo ovviamente dispiaciuti, sentivamo di aver portato nuove sufficienti e significanti prove per il riesame della Fia, specialmente nel contesto di condizioni particolari e incidenti multipli accaduti dopo la ripartenza. Rispettiamo le decisioni prese dalla Fia. Ora cercheremo di portare avanti il discorso con F1, Fia e con gli altri team, con l’obiettivo di migliorare i modelli di controllo del nostro sport per assicurare il più alto livello di giustizia che il nostro sport merita”.