La Fiorentina nei giorni scorsi ha ufficializzato l’acquisto di Rolando Mandragora dalla Juventus. Il centrocampista era tornato in bianconero dopo il prestito al Torino, che fino all’ultimo ha provato a riportarlo alla base. I viola hanno versato nelle casse bianconere una cifra di poco superiore a 8 milioni di euro con un milione di bonus.

Fiorentina, la conferenza di Mandragora

La Fiorentina ha presentato in conferenza stampa Rolando Mandragora, che ha svelato il motivo per cui ha accettato il trasferimento in viola, ma non solo. Questi tutti i temi trattati:

Italiano decisivo: “Sì, la volontà di mister e società ha pesato molto, così come le ambizioni. Mi sono sentito voluto dal primo momento della trattativa e quando è arrivata la chiamata non ho avuto grossi dubbi”.

Diviso tra Torino e Fiorentina: “Ero molto legato al Torino, ci ho passato un anno e mezzo intenso e bello ma non ho esitato nel venire a Firenze. Mi hanno voluto e questo è importante, ho parlato con i direttori e mi hanno esposto il progetto. Non ci ho pensato due volte. Arrivo in una piazza storica, calorosa, in cui tutti vogliamo fare bene”.

Rolando Mandragora, centrocampista Torino

Ruolo e numero di maglia

Mandragora ha parlato anche di altri temi legati alla Fiorentina:

Il ruolo: “Nel 4-3-3 mi sento un play, ma la duttilità è una cosa sulla quale puntare”.

L’arrivo a Firenze: “Arrivo in un gruppo consolidato, che ha fatto una stagione strepitosa. Arrivo in punta di piedi, sia dal lato calcistico che della mentalità. I ragazzi mi hanno accolto alla grande, qualcuno già lo conoscevo. Vengo per mettere a disposizione le mie doti, con umiltà”.

Un difetto: “Ne abbiamo tutti, ma io non amo parlare molto della mia persona, sia su pregi e difetti. Lascio questo compito agli altri, a chi mi circonda e mi vuole bene”.

Il numero di maglia: “Sì, il 38. Ci sono legato, mi fu assegnato al Genoa da 17enne, ci ho esordito e ci sono molto legato”.

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