Novembre 30, 2023
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Uefa, svolta Champions League: si potrebbe giocare nel week end

La Champions League è da sempre riconosciuta come la competizione che si gioca il martedì e il mercoledì, tanto che in molti definiscono questi due giorni da leoni pensando alle proprie squadre in campo. Stando alle ultime indiscrezioni, però, potrebbero esserci importanti novità per quanto riguarda la massima competizione europea, che ieri, tra l’altro, ha visto l’eliminazione di Inter e Napoli. Ne starebbero parlando il presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin, e il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, che ricopre anche il ruolo di numero uno dell’Eca.

Uefa, riforma Champions League

Arrivano importanti novità riguardanti la Champions League. L’indiscrezione è riportata da Sport Bild, che sottolinea come le parti stiano pensando a far disputare la competizione nel fine settimana. L’idea nasce per accrescere il pubblico che seguirebbe la Champions visto che nel week end, inevitabilmente, ci sarebbe maggiore possibilità per vederla soprattutto in quei paesi in cui c’è il fuso orario, con un occhio particolare alla Cina.

Sia Agnelli che Ceferin, infatti, puntano a conquistare quel mercato. Un conto è che le partite vengano giocate alle 4 di notte nel fine settimana, diverso invece è se ciò accade il martedì o il mercoledì. Questo lavoro dovrebbe portare maggiori introiti commerciali alle squadre interessate. Già quest’anno c’è stato un notevole aumento ma si lavora affinché si possa migliorare ulteriormente.

Campionati in settimana

Una decisione che avrebbe, ovviamente, ripercussioni sullo svolgimento dei campionati. Quando ci sarà la Champions, infatti, le giornate verranno disputate durante la settimana, nei giorni in cui oggi è previsto che si giochi la massima competizione europea. Secondo il quotidiano tedesco, Agnelli avrebbe chiesto anche una riduzione delle squadre che partecipano alle competizioni europee, per garantire il successo della riforma. C’è già un primo ostacolo, però, a tutto ciò. La Football League Tedesca (DFL) sarebbe a conoscenza di questi rumors e si sarebbe già espressa in maniera contraria alla possibile rivoluzione in campo europeo. Inoltre, un altro aspetto della riforma riguarderebbe la fase a gironi. Non ci sarebbero più otto gruppi da quattro squadre, ma, viceversa, quattro gironi con ben otto club ciascuno. Ad opporsi a quest’idea anche la FifPro. Il segretario del sindacato, Theo Van Seggelen, si è così espresso qualche giorno fa:

“I campionati nazionali sono le fondamenta del calcio. Le federazioni devono scongiurare l’ipotesi che i grandi club li giochino con la squadra B e che gli stadi si svuotino per una concorrenza TV insostenibile. Tutto questo è inaccettabile”.

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