Serata che poteva essere da ricordare e che invece non regala sorrisi in Champions League. Se per l’Inter la sconfitta per 2-0 al Bernabeu col Real Madrid non permette ai nerazzurri di arrivare primi nel girone, ma già certi della qualificazione agli ottavi, per il Milan il discorso cambia. Infatti i rossoneri perdendo 2-1 al Meazza col Liverpool sono eliminati dall’Europa, chiudendo ultimi alle spalle di Atletico Madrid e Porto.
Milan-Liverpool 1-2
Primo tempo divertente e ad alta intensità quello del Meazza, con un Milan chiamato a vincere per sperare nella qualificazione agli ottavi. Di occasioni vere e proprie non ne arrivano, ma al 29′ i rossoneri sbloccano il punteggio: calcio d’angolo molto insidioso di Messias, reso ancor più velenoso dal liscio di Minamimo, non perfetto Alisson, che smanaccia ma lascia il pallone davanti a sé e così ne approfitta Tomori più lesto di tutti a ribattere in gol. Tuttavia la gioia dura poco perché al 36′ è già 1-1: Oxlade-Chamberlain evita i mediani rossoneri in slalom e calcia con violenza dal limite, anche se centrale, la respinta di Maignan è un po’ difettosa e Salah con un sinistro sotto la traversa insacca.
La ripresa si apre senza cambi, ma il Liverpool continua a fare la partita trovando la rete dell’1-2 al 55′: errore clamoroso di Tomori nel controllo di palla e scippo di Mané, sul tiro del senegalese c’è la risposta di Maignan, battuto però dal tap-in aereo di Origi. A quel punto Pioli, con anche la notizia del vantaggio dell’Atletico Madrid sul Porto, manda in campo Bennacer per Tonali e Saelemakers per Diaz. Il Milan ci prova con le forze residue, sprecando una grande occasione per pareggiare al minuto 85 con Kessié, che si fa ipnotizzare da Alisson a tu per tu col portiere brasiliano.
Real Madrid-Inter 2-0

L’Inter parte bene al Bernabeu, conscia di dover vincere per tentare l’assalto al primato. I nerazzurri giocano un ottimo calcio, ma in fase conclusiva mancano la zampata giusta. La chance migliore è quella del 13′, ma Carvajal riesce a respingere in qualche modo la botta al volo di Perisic. Il Real è sornione ma quando attacca è pericoloso e al 18′ fa 1-0: discesa di Rodrygo sulla destra e passaggio in orizzontale che trova il velo di Casemiro, il pallone arriva a Kroos, stop di destro e mancino dalla distanza ad incrociare che non lascia scampo a Handanovic. La squadra di Inzaghi reagisce, ed è sempre Perisic il più pericoloso. Ma il finale di tempo è tutto di marca blancos, con Jovic che spreca al 37′ e Rodrygo che poco dopo fa tremare il palo alla sinistra di un Handanovic ormai fuori causa.
Il secondo tempo si apre con Dimarco al posto di Dumfries, ma con Barella che si divora il pari al 48′ calciando alle stelle davanti a Courtois. Il Real Madrid, scampato pericolo, si rituffa in avanti e si rende pericoloso Jovic e Casemiro. Al 61′ Inzaghi opera altri tre cambi, inserendo Vidal, Vecino e Sanchez, al posto di Calhanoglu, Brozovic e Dzeko. Poco dopo, minuto 65, svolta della partita: Militao spintona Barella sui cartelloni coprendo una rimessa laterale, il centrocampita nerazzurro accenna una reazione con un mezzo pugno all’altezza del polpaccio del brasiliano. E con un chek VAR l’arbitro Brych ammonisce il difensore dei blancos ed espelle Barella. Un episodio che segna il resto del match, col Real Madrid a segnare il 2-0 con Asensio all’80’. Finisce così, Real primo nel girone e Inter agli ottavi da seconda.
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