La Fiorentina è una società molto attiva sul mercato in questi giorni. I viola proprio ieri hanno ufficializzato l’arrivo di Mandragora, arrivato per sostituire Torreira, tornato all’Arsenal. In entrata occhio anche alle piste Luka Jovic e Dodò, con il centravanti serbo che dovrebbe prendere il posto di Piatek, tornato anche lui all’Hertha Berlino.
Fiorentina, Pradé su Torreira e Mandragora

Il ds della Fiorentina, Pradé, ha parlato in conferenza stampa svelando i retroscena sulle vicende relative soprattutto al mercato. Questi tutti i temi trattati:
L’addio di Torreira: “La vicenda Torreira la spiego in maniera semplice. Visto il nostro passato alla Sampdoria l’ho fortemente voluto anche a Firenze: mi ha dato certezze tecniche e per questo va ringraziato. Si è parlato di una nostra offerta al ribasso ma in realtà quando l’ho chiamato i primi di aprile, e visto che per impostare il prestito con diritto avevamo dovuto mettere la somma di 15 milioni per non far fare una plusvalenza all’Arsenal, gli ho offerto un quinquennale per ammortizzare poi la spesa che avremo dovuto sostenere. Inoltre mi permetto di dire che se una società propone una cosa del genere ad un giocatore, è perché ha intravisto in lui una possibile bandiera del futuro.
L’offerta: “Gli offriamo 2, 5 milioni e mezzo per cinque anni, più bonus: non mi sembra una proposta al ribasso, anzi molto vantaggiosa per lui. In quel momento c’è stata una chiusura netta da parte dell’agente e di Lucas che non hanno voluto accettare, di li in poi le cose sono cambiate.
L’esplosione di Amrabat: “Già qui qualcosa nei rapporti era cambiato, poi nel mese e mezzo successivo Amrabat è andato alla grande dandoci ulteriori garanzie. Il marocchino può essere utilizzato come play, con altre caratteristiche rispetto all’uruguaiano più utili al nostro gioco. A quel punto abbiamo parlato assieme col tecnico e abbiamo dovuto decidere tra Amrabat o Torreira. Tutti insieme abbiamo scelto Amrabat”.
L’arrivo di Mandragora: “Perché è un calciatore italiano, che conosciamo molto bene e che ci può dare più soluzioni dal punto di vista tattico. Può giocare da play, da mezzala, e a due. Lo conosco dal punto di vista comportamentale ed è un top player da quel punto di vista. Abbiamo convinzione che con il nostro mister possa comunque migliorare. Siamo contenti del suo arrivo”.
Jovic, Dodò e non solo

Il ds della Fiorentina ha parlato anche delle altre trattative di mercato:
Le trattative per Jovic e Dodò: “Ti posso garantire che stiamo ancora trattando e discutendo con il Real. Ci piace molto e non posso nascondermi dietro un dito, ma l’esperienza del calcio mi ha insegnato che prime le operazioni prima vanno chiuse. Finchè non sono chiuse è inutile parlarne. La stessa cosa vale per Dodò. Sono due giocatori che ci piacciono e che stiamo fortemente seguendo”.
Il futuro di Milenkovic: “Su Milenkovic rispondo in maniera chiara e precisa. Il ragazzo sta qui da 5 anni e l’anno scorso il rinnovo è stato un gesto d’amore da parte suo, visto che ha rifiutato un’importante offerta dall’Inghilterra. Quest’anno ci siamo lasciati con il discorso che l’Europa con noi gli avrebbe fatto piacere, ma non possiamo negargli il passaggio ad una grande squadra. Il nostro rapporto con lui è veramente eccezionale e posso garantire che qualsiasi decisione verrà presa insieme”.
Capitolo portieri: “Per Gollini siamo vicini e speriamo di averlo al più presto. Saremo contenti nel momento in cui firmerà, però i rapporti con l’Atalanta sono ottimi e cercheremo di chiudere l’affare entro fine settimana. Aveva qualche giorno in più a disposizione per il fatto che era in Nazionale. Abbiamo visto tanti portieri e abbiamo scelto quello con caratteristiche che più rispecchiano il desiderio del Mister. Dragowski? Al momento ancora non ho novità, stiamo cercando insieme la soluzione migliore per tutti”.