La prima semifinale dei Mondiali 2022 ha visto l’Argentina travolgere la Croazia nell’eloquente 3-0 maturato al Lusail Iconic Stadium. Un match rimasto in equilibrio solo per mezz’ora, poi l’Albiceleste ha preso il largo sulle ali di Lionel Messi e Julian Alvarez. Grande prestazione per il numero 10 sudamericano, autore di giocate di grandissimo livello. Il 18 dicembre la formazione di Scaloni si giocherà la vittoria del Mondiale nella finalissima, contro una tra Francia e Marocco.

Argentina-Croazia 3-0

La Croazia parte bene e gestisce il possesso palla con grande disinvoltura, anche se a ritmi non esagerati. L’Argentina comunque aspetta senza rischiare nulla, in attesa di colpire nel momento giusto. Ed infatti col passare dei minuti l’Albiceleste alza il proprio baricentro, cercando di non farsi schiacciare troppo. Al 25′ Enzo Fernandez prova un destro dal limite che Livakovic respinge con una buona dose di incertezza. Poco dopo la mezz’ora però, arriva l’episodio che spacca in due la partita.

Lancio profondo di Enzo Fernandez ad innescare Julian Alvarez, dimenticato da Lovren e Gvardiol, il numero 9 si presenta davanti a Livakovic e viene abbattuto. Rigore ineccepibile fisichiato da Orsato e che Messi trasforma con un sinistro incrociato sotto la traversa. I croati perdono visibilmente lucidità, si riversano in avanti e pagano a caro prezzo questa reazione al gol subito. Dato che al 39′ arriva anche il raddoppio dei sudamericani: angolo per la Croazia e ripartenza fulminea argentina, Julian Alvarez affonda palla al piede, vince un paio di rimpalli e trafigge Livakovic con un tocco di destro. Croazia completamente in tilt e salvata da Livakovic al 43′ sul colpo di testa a botta sicura di Mac Allister.

Gol Alvarez (2-0), Argentina-Croazia

Secondo tempo, Messi non si ferma

La ripresa si apre con due cambi nella Croazia, dentro Vlasic per Pasalic e Orsic al posto di Sosa. I croati cercano di mettere pressione, ma nel giro di pochi minuti si accorgono che la rimonta sarà impossibile. Perché l’Argentina continua a tenere alta la guardia e con un Messi padrone del campo non c’è molto da poter fare. Entra anche Petkovic, ma il numero 10 argentino sfiora il tris: uno-due tra Alvarez e la Pulga, che da posizione defilata esplode il mancino trovando pronto Livakovic.

Scaloni al 62′ manda in campo Lisandro Martinez per Paredes, passando al 3-5-2. E sette giri di lancette dopo, Messi decide che è il momento di far passare i titoli di coda sulla sfida: fa tutto il fuoriclasse del PSG, che porta a spasso Gvardiol sulla destra, ubriacandolo di finte e scappando via, poi in area serve il rimorchio di Alvarez che batte facilmente a rete per il 3-0 che chiude i conti. Nel finale Scaloni concede spazio anche ai vari Dybala, Palacios, Angel Correa e Foyth. Dall’altra parte Dalic concede una meritatissima standing-ovation a Luka Modric. Finisce 3-0 per l’Argentina, per l’Albiceleste è di nuovo finale dopo quella raggiunta nel 2014 in Brasile.

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