La quarta giornata dei Mondiali 2022 è cominciata col pareggio a reti inviolate tra Marocco e Croazia, mentre a seguire la Germania ha clamorosamente perso per 2-1 contro il Giappone. Tedeschi in vantaggio col rigore di Gundogan e poi spreconi, errori puntualmente puniti dai nipponici nell’ultimo quarto d’ora. Invece tutto facile per la Spagna contro la Costa Rica, con le Furie Rosse di Luis Enrique che si sono imposte per 6-0. A chiudere il Belgio ha piegato il Canada per 1-0, ma soffrendo per tutta la partita.
Spagna-Costa Rica 7-0
Nel secondo match del Gruppo E, nessun problema per la Spagna di Luis Enrique che si è imposta col punteggio di 7-0 contro la Costa Rica. Sfida a senso unico quella giocata alle ore 17:00 all’Al Thumama Stadium di Doha, con le Furie Rosse che hanno messo in ghiaccio vittoria e tre punti già nel primo tempo (chiuso sul 3-0). La formazione iberica parte forte e al minuto 11 trova il vantaggio con Dani Olmo, raddoppiando poi al 21’ con Asensio.
La Costa Rica non oppone grande resistenza e al 31’ arriva anche il tris su rigore di Ferran Torres. Proprio quest’ultimo ad inizio ripresa firma anche il poker, prima di lasciare il posto a Morata. La rete del 5-0 arriva però con la firma di Gavi al 75’, con un bellissimo esterno destro, diventando il terzo giocatore più giovane a segnare nella fase finale di un Mondiale (nato il 5 agosto 2004). Ma non è finita qui, perché arrivano anche i gol del 6-0 al 90′ con Soler e quello di Morata al 93′ per il 7-0 finale.

Germania-Giappone 1-2
Il match vede subito arrivare un pericolo per la Germania, quando Maeda da pochi passi infila Neuer, al termine di un ficcante contropiede, ma da posizione di offside. I tedeschi col passare dei minuti assediano la porta nipponica, trovando al 31′ il calcio di rigore che sblocca il risultato: passaggio di Kimmich in area per Raum, che prova a liberarsi di Gonda venendo steso dal portiere giapponese. Dal dischetto Gundogan è freddo e fa 1-0. Nei minuti di recupero della prima frazione Havertz segna anche il 2-0 a porta vuota, sull’assist di Raum, ma il VAR lo ‘pizzica’ in fuorigioco annullando la rete.
La ripresa si apre con un Giappone più propositivo, ma le occasioni migliori restano della Germania. Il vero difetto dei tedeschi però viene ancora fuori, ossia quello di concretizzare pochissimo sotto porta. E infatti Musiala spara alto al 51′, Gundogan colpisce il palo esterno al 60′, mentre al 70′ e nel giro di trenta secondi sono addirittura quattro le parate del portiere nipponico Gonda.

Il Giappone resta vivo e prima sfiora il pari al 74′ con Ito (grande intervento di Neuer), poi l’1-1 arriva davvero al 76′: Mitoma serve in area sulla sinistra Minamino, che mette in mezzo un pallone respinto corto da Neuer che Doan ribadisce nel sacco. La Germania perde la ‘bussola’, il Giappone ci crede e all’83’ arriva il clamoroso sorpasso: lancio profondo di Itakura per Asano, che entra in area bruciando Schlotterbeck e fulminando Neuer con una conclusione da posizione molto defilata. Gli assalti finali dei tedeschi non portano frutti, dopo l’Argentina arriva un’altra vittima illustre all’esordio.
Belgio-Canada 1-0
Il Canada parte a mille all’ora e al 9’ si guadagna un calcio di rigore: sugli sviluppi di un corner, arriva un tiro intercettato dal braccio largo di Carrasco. L’arbitro, dopo revisione VAR, assegna il penalty ma Courtois ipnotizza Davies e salva il Belgio. La formazione di Roberto Martinez però continua a soffrire tantissimo il dinamismo dei canadesi, i quali però peccano di qualità in fase di conclusione. Tuttavia, poco prima dell’intervallo, i Diavoli Rossi trovano la giocata vincente (44’): lancio profondo dalla retrovie, scatto in posizione centrale di Batshuayi che scarica col sinistro a rete battendo Borjan. Nella ripresa ci si attenderebbe di vedere un Belgio più reattivo e invece è sempre il Canada a menare le danze. Però i canadesi continuano a mancare in fase offensiva e il Belgio, pur a fatica, porta a casa un successo importante.

Marocco-Croazia 0-0
Il primo match di giornata ha visto arrivare un pari senza reti tra Marocco e Croazia, due squadre inserite nel gruppo F con Belgio e Canada. Una sfida equilibrata e con poche occasioni da rete. Il tecnico dei croati, Zlatko Dalic, ha parlato alla fine della sfida. “È stata una partita dura, ce lo aspettavamo, l’avversario è stato bravo e compatto, si è preparato bene e ha formato un muro, erano tutti dietro la palla. Ci eravamo allenati per questa situazione. Mi sembra però che la maggior maggior parte dei giocatori avesse paura di sbagliare, c’era poca profondità e palloni verticali. Un solo punto può essere un vantaggio per la Croazia o il Marocco? Non so quanto possa essere più o meno, sappiamo che per passare il girone dobbiamo fare quattro o cinque punti. Andiamo avanti”.