L’Italia perde in casa contro la Macedonia del Nord e non si qualifica ai prossimi mondiali di Qatar, venendo eliminata già nella semifinale dei playoff spareggio. Decisivo un gol nel recupero di Trajkovski dopo tante occasione non sfruttate dagli azzurri. Un nuovo fallimento dopo quello del 2017, ma questa volta con l’aggravante di farlo da Campioni d’Europa in carica. E così la Nazionale Italiana sarà ancora assente ai Mondiali, una triste abitudine.
CRONACA ITALIA-MACEDONIA DEL NORD – Sul fronte formazioni ufficiali, Roberto Mancini manda in campo l’Italia col solito 4-3-3 con Florenzi, Acerbi, Bastoni ed Emerson in difesa davanti a Donnarumma. A metà campo Jorginho regista con Barella e Verratti mezz’ali, mentre in avanti Berardi e Insigne a sostegno di Immobile. Dall’altra parte Blagoja Milevski schiera la Macedonia del Nord col 4-4-1-1 in cui l’unico riferimento offensivo è Aleksandar Ristovski supportato da Trajkovski.
Primo tempo, Berardi si divora il vantaggio
La prima frazione del Barbera rispecchia un copione ampiamente prevedibile alla vigilia: Macedonia tutta a protezione della difesa e Italia costantemente all’attacco. Gli Azzurri, al termine dei 45′ di gioco, andranno al tiro ben 16 volte, ma senza trovare la via del gol. E’ un monologo italiano con Emerson Palmieri che ci prova già al 4′, poi assediare l’area macedone si fa più complicato. Tuttavia dalla mezz’ora in poi le occasioni non mancano. La prima e più clamorosa di tutte al 30′: errore clamoroso del portiere ospite Dimitrievski che passa il pallone direttamente nei piedi di Berardi, controllo e conclusione mancina a port spalancate, ma altrettanto clamorosamente debole tanto da venire raccolta nuovamente dal portiere macedone.
L’Italia attacca ancora e poco dopo Dimitrievski è costretto agli straordinari alzando in corner un sinistro di Immobile. La Macedonia fatica a ripartire e al 37′ si salva ancora in angolo dopo un batti e ribatti con destro di Immobile murato fuori. Ancora pochi secondi e ci prova Insigne dalla distanza, ma Dimitrievski in qualche modo mette ancora fuori. Tuttavia il gol non arriva dopo, come già detto, 16 tiri verso la porta macedone e 9 calci d’angolo conquistati. E al 45′ anche Donnarumma deve fare il suo, parando un tiro dal limite di Trajkovski. All’intervallo è pari a rei inviolate, mentre il Portogallo conduce 2-0 sulla Turchia nell’altra semifinale che interessa da vicino l’Italia.

Secondo tempo, Trajkovski gela l’Italia
Il secondo tempo si apre senza cambi e con l’Italia sempre all’attacco, pericolosa al 54′: Verratti imbuca per Berardi al limite, l’attaccante azzurro si libera ma col destro spara alto. Il numero 11 ci prova ancora poco dopo con un gran mancino, ma palla nuovamente sul fondo. Al 60′ arrivano le prime mosse di Milevski, inserendo Ashkovski per Ademi e Spirovski per Nikolov. Dall’altra parte Mancini risponde con Raspadori al posto di Insigne al 64′, poco prima ancora Berardi pericoloso ma chiuso in corner da Alioski.
Lo 0-0 non si sblocca entrati nell’ultimo quarto d’ora e al 77′ arrivano altri due cambi in casa azzurra: dentro Tonali per Barella e Lorenzo Pellegrini per Immobile. L’Italia spinge ancora e al 78′ un destro di Raspadori dal limite termina di poco alto (il 29° tiro italiano nella partita). Le ultime mosse del ct azzurro si chiamano Joao Pedro al posto di Berardi e Chiellini per Mancini. Ma l’incredibile arriva al 92′ con la Macedonia che porta in vantaggio i suoi: controllo con la spalla di Trajkovski e destro radente dalla distanza con il pallone che va ad insaccarsi nell’angolino alla destra della porta difesa da Donnarumma. Finisce nel peggiore dei modi, ancora una volta.
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