L’Italia questa sera ha ottenuto un buon pareggio contro la Germania nell’esordio della Nations League. Gli azzurri dovevano mettersi alle spalle la doppia delusione per la sconfitta nella finalissima contro l’Argentina e la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar. La squadra di Mancini è passata in vantaggio con Pellegrini al 70′, ma è stata raggiunta subito dopo, al 73′, da Kimmich.
Italia, le parole di Mancini

Il commissario tecnico dell’Italia, Roberto Mancini, ha parlato in conferenza stampa dopo il pareggio ottenuto allo stadio Dall’Ara di Bologna contro la Germania. Queste le parole del ct:
Cosa lo ha sorpreso: “Stasera mi ha sorpreso il coraggio che in campo hanno messo i ragazzi, la Germania è una delle migliori al mondo. A parte la titubanza iniziale, poi hanno iniziato a giocare bene. Mi dispiace che non sia arrivata la vittoria, non avessimo concesso subito il pareggio probabilmente ce l’avremmo fatta”.
Materiale su cui lavorare: “I ragazzi sono giovani, non possiamo pensare che in una partita possano cambiare le sorti dell’Italia. Sono ragazzi giovani, bravi, che messi con altri che hanno esperienza secondo me hanno fatto una buona prestazione contro una grandissima squadra. Sono contento per loro, questa prestazione gli darà forza. Poi sappiamo che sarà dura, durissima ugualmente, ma queste gare ci danno forza per poter migliorare”.
Capitoli Donnarumma e Gnonto

Il ct dell’Italia ha parlato anche di due singoli:
Le qualità di Gnonto: “Gnonto è un giocatore bravo, sa fare tutto, è velocissimo e ha 18 anni. Ha delle qualità importanti, è un attaccante con qualità che non avevamo e potrà migliorare moltissimo”.
Le condizioni di Donnarumma: “Donnarumma ha un problema al dito, ma gliene restano 9 e quindi rimane e deve giocare”.
Rammarico: “Gli altri sono giocatori che hanno dato davvero tanto e meritano grande rispetto, non si vince se non si hanno grandi qualità tecniche e morali. La gara di Wembley l’hanno conquistata loro e la dovevano giocare loro. Io penso che questi giocatori abbiano fatto il massimo, l’eliminazione è stata un segno del destino con tante occasioni clamorose. Il calcio è così”.