Una sofferenza pazzesca ma col lieto fine che porta l’Italia di Roberto Mancini ai quarti di finale degli Europei 2021. Il 2-1 degli Azzurri all’Austria matura ai tempi supplementari e dopo lo 0-0 invece del 90′, grazie alle reti di Chiesa al 95′ e Pessina al 105′. Il dodicesimo successo di fila per gli azzurri fa staccare il pass per i quarti, dove affronteranno, venerdì 2 luglio alle ore 21:00 a Monaco di Baviera, la vincente di Belgio-Portogallo. Un match durissimo, dove l’Italia specie nel secondo tempo ha giocato non bene, salvata anche dal VAR in due circostanze. Poi l’epilogo vincente ai tempi supplementari e così il viaggio azzurro continua ancora.

CRONACA ITALIA-AUSTRIA – Non si può più sbagliare e chi lo fa nella serata di Wembley sarà costretto a salutare gli Europei definitivamente. Sul fronte formazioni ufficiali, Roberto Mancini schiera l’Italia col 4-3-3 e con Verratti a centrocampo al posto di Locatelli. Per il resto tutto confermato rispetto a quanto provato dal ct azzurro nell’immediata vigilia, con Berardi e Insigne a supportare Immobile nel tridente. Dall’altra parte Franco Foda manda in campo l’Austria col modulo 4-3-2-1, con Alaba terzino sinistro. In avanti Arnautovic sostenuto da Sabitzer e Baumgartner, mentre a metà campo confermato Grillitsch con Schlager e Laimer.

Primo tempo, reti inviolate a Wembley

Si comincia con l’Austria molto aggressiva e lo testimonia il brutto fallo di Arnautovic su Barella che costa il cartellino giallo all’attaccante dopo appena 2 minuti. La partenza azzurra non è su ritmi sostenuti, anche se al 12′ Spinazzola si rende pericoloso in avanti ma il suo sinistro da posizione defilata va sul fondo. Poco dopo è invece Insigne, ancora dal lato sinistro d’attacco, a provare un destro a giro che Bachmann blocca in tuffo. L’Italia aumenta i giri del motore e al 17′ sfiora il vantaggio con Barella: affondo di Spinazzola che supera Lainer e mette un pallone rasoterra raccolto dal centrocampista azzurro, la sua rasoiata col destro viene respinta di piede da Bachmann.

Lainer-Insigne, Italia-Austria

Ovviamente l’Austria gioca praticamente solo di rimessa e al 19′ Arnautovic, imbeccato da Laimer, ci prova col destro da fuori mettendo però alto. La formazione di Mancini attacca costantemente, ma in più di un’occasione troppo lentamente e con qualche errore tecnico di troppo, favorendo la munitissima retroguardia predisposta da Foda. Gli Azzurri comunque ci provano e al 33′ ci si mette anche un po’ di sfortuna: palla a Immobile che dai trenta metri fa partire un destro potente che lascia di sasso Bachmann ma che si va a stampare sul palo. Il finale di tempo è ancora di marca italiana, con Spinazzola che chiama ancora all’intervento il portiere austriaco, attendo a deviare in corner. All’intervallo si va col punteggio di partenza.

Secondo tempo, il VAR salva l’Italia

Il secondo tempo si apre senza cambi e con l’Austria che al 53′ ha un’ottima punizione dal limite e in posizione centralissima, ma Alaba mette alto per nostra fortuna. L’Italia però perde progressivamente campo e non riesce a sviluppare il proprio solito gioco. L’aggressività austriaca e un pressing asfissiante mettono a dura prova la nazionale, poi al 65′ il VAR ci salva letteralmente: Traversone dalla corsia di destra di Lainer per la sponda di Alaba. Il capitano dell’Austria serve Arnautovic sul secondo palo, abile di testa a mettere il pallone alle spalle di Donnarumma. Le cose si mettono male, ma dal primo replay si scorge come il numero sette sia più avanti della linea difensiva azzurra. E infatti l’arbitro Taylor annulla per offside.

gol annullato Arnautovic, Italia-Austria

Contemporaneamente Mancini opera un doppio cambio, inserendo Locatelli per Verratti e Pessina per Barella. L’Italia sembra scuotersi dopo lo scampato pericolo, con Locatelli che ci prova dal limite senza fortuna, così come poco dopo Insigne prova un destro in pallonetto che va fuori. Al 76′ è ancora comunque il VAR a dare una mano all’Italia, dato che viene sanzionato il fuorigioco di Lainer, atterrato in area da Pessina. Dunque offside e non un probabile rigore per l’Austria che Taylor sarebbe dovuto andare a rivedere con le immagini. All’84 Mancini manda in campo Belotti per immobile e Chiesa per Berardi, con quest’ultimo che poca prima spreca un’ottima chance provando la sforbiciata sul pallone scodellato da Spinazzola. Il match scivola via senza altri squilli, con Schopf che al 90′ sostituisce Baumgartner per il primo cambio austriaco. Nei cinque minuti di recupero non succede altro e si va ai tempi supplementari.

Tempi supplementari, Chiesa e Pessina firmano la vittoria

Si comincia l’ulteriore mezz’ora di gioco con tutta la tensione del caso, ma l’Italia trova quasi subito la rete del vantaggio al 95‘: Spinazzola servito al limite da Locatelli, il terzino alza la testa e scodella sulla destra per Chiesa, stop difficile per l’esterno azzurro che però con un tocco evita il ritorno di Laimer e con un sinistro in diagonale infila il la porta difesa da Bachmann. A quel punto Foda si gioca subito un cambio, inserendo il ‘gigante’ Kalajdzic al posto dello stanchissimo Arnautovic. L’Austria prova a reagire, anche se molto stanca. L’Italia si difende e con Insigne sfiora il raddoppio con una punizione che Bachmann riesce con un grande intervento a mandare in corner.

gol Chiesa, Italia-Austria

Ma sugli sviluppi del corner e la respinta della difesa austriaca, gli Azzurri trovano il 2-0 al minuto 105: ancora Spinazzola allarga a sinistra per Insigne, il numero 10 imbuca il pallone rasoterra al centro per Acerbi, difesa della sfera e da terra tocco per Pessina, dribbling su Hinteregger e potente mancino in diagonale a gonfiare nuovamente il sacco. Gli ultimi 15 minuti vedono subito l’Austria in avanti col neo entrato Schaud che impegna severamente Donnarumma con un sinistro violento dal limite. Al minuto 110 spazio per Cristante al posto di Insigne, con Pessina a spostarsi più avanti. Gli austriaci non mollano e al 114′ trovano la rete dell’1-2: calcio d’angolo tagliato col mancino di Schaud e colpo di testa vincente di Kalajdzic in torsione. Minuti finali concitati, ma il fischio finale di Taylor al 121′ mette fine alla sofferenza. Finisce 2-1 per l’Italia, i quarti di finale sono realtà.

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